Tutte le attività ludiche proposte dal metodo Montessori, così come gli strumenti che le caratterizzano, celano dietro il divertimento un pensiero e un percorso educativo e pedagogico di spessore in relazione alla crescita e allo sviluppo cognitivo e sensoriale di ogni bambino. Come anticipato precedentemente, un oggetto chiave nell’ottica educativa prevista dal metodo montessoriano è sicuramente il vassoio. Per prima cosa è bene segnalare che il loro utilizzo non può essere sostituito da semplici piatti; infatti, ogni scelta educativa legata ai vari elementi e metodi hanno un senso preciso e un percorso chiaro, per questa ragione l’oggetto da utilizzare non può non essere un semplice vassoio comodo da gestire ma sopratutto capiente. I vassoi montessoriani anche nella loro composizione rispettano determinate linee di pensiero coerenti con il pensiero educativo e pedagogico. La maggior parte di questi oggetti sono realizzati in legno; la ragione principale è quella di garantire una discreta leggerezza che agevoli i bambini negli spostamenti e nell’utilizzo. Inoltre, il legno implica un senso di leggerezza, naturalezza e semplicità, valori comunemente riferiti al metodo montessoriano. Per quanto riguarda la struttura, possono presentarsi con un’estetica semplice o corredati da manici di diversi colori e forme. I più consigliati per lo svolgimento delle attività educative tipiche del metodo Montessori sono quelli rettangolari, con manici pratici e dalle tinte semplici o possibilmente uniche. L’assenza di colori e di fantasie eccessive permette al bambino di non distrarsi dall’obbiettivo dell’attività ludica, concentrandosi quindi sugli oggetti presenti sul vassoio piuttosto che sulla conformazione dello stesso.Come abbiamo visto gli effetti di questa attività sono del tutto positivi sulla crescita e lo sviluppo delle capacità del bambino. É possibile fin dai 12-18 mesi la composizione di un puzzle per un bambino se accompagnato e aiutato da un genitore o da un adulto. Il bambino da solo in questa fascia d’età potrebbe non prestare l’attenzione necessaria a completare il puzzle o non comprendere come gestire ed ordinare i pezzi per cui la presenza di un adulto potrebbe essere necessaria. Naturalmente è importante scegliere il puzzle della giusta difficoltà in base all’età del bambino.